La Gazzetta evidenzia i numeri da record del Milan dei giovani: i rossoneri hanno schierato finora la squadra dall’età media più bassa in Italia
Costruire una squadra imbottita di giovani è un vero e proprio esercizio di pazienza, che assume ancor più valore in un calcio moderno in cui i risultati devono arrivare il più velocemente possibile. Portare però avanti questa strategia con alle spalle un nome pesante come quello del Milan comporta qualche problema. Non è un caso, ad esempio, che Boban e Maldini abbiano apertamente contestato le direttive di mercato imposte da Elliott e Gazidis e basate soltanto sui giovani. Un pizzico d’esperienza, in casa rossonera, forse non guasterebbe.
E’ il Milan dei giovani, lo conferma l’età media
24 anni e 242 giorni. E’ questa l’età media dell’undici titolare schierato da Giampaolo e Pioli in questo inizio di campionato. Di gran lunga la cifra più bassa di tutto il campionato di Serie A, sul podio se addirittura allarghiamo la prospettiva ai principali campionati europei. Il Milan, ora più che mai, è in mano ai giovani.
“Romagnoli e compagni – ricorda la Gazzetta nell’editoriale odierno – sono di almeno un anno più giovani di qualsiasi altro undici titolare di questa A. Dalla Fiorentina (25 anni e 263 giorni), fino a un anno fa squadra più verde del campionato, alla Juventus capolista di A (media di 29 anni e 136 giorni“.
Diavolo da record anche in Europa
“L’undici mandato in campo da Pioli (e prima di lui da Giampaolo) è tra i più giovani anche a livello continentale. Nei cinque principali campionato europei solo Nizza (24 anni e 56 giorni) e Lilla (24 anni e 121 giorni) hanno schierato in media una formazione titolare con un’età più bassa di quella rossonera. Il punto è che sul campo i valori si rovesciano o quasi, proprio come sta succedendo al Milan balbettante di questa prima parte di stagione“.
“Le due francesi vivacchiano rispettivamente al 15° e 10° posto della Ligue 1 e la media punti è lontana da quella delle big, copione recitato più o meno allo stesso modo dai rossoneri in Italia“.